Protesi Fissa e Mobile
La perdita di uno o più elementi dentali oltre al deficit funzionale ed estetico immediato è causa seppur a distanza di tempo di un danno ben maggiore provocando uno squilibrio di tutto l’apparato masticatorio con spostamento degli altri denti e con sofferenza delle articolazioni e dei muscoli che governano appunto la funzione masticatoria.
Le soluzioni protesiche sono diverse e fondamentale per indirizzarVi nella decisione è il rapporto di fiducia instaurato con il Vostro dentista.
Benché esistano infatti delle linee guida alle diverse soluzioni protesiche è altrettanto vero che ogni paziente è un caso clinico a se stante che richiede una accurata analisi per indirizzarsi verso il mi-glior compromesso estetico-funzionale senza trascurare la situazione generale della bocca e le esi-genze del paziente nella loro globalità.
Mancanza di un solo elemento dentale
E’ evidente come sia molto più razionale ripristinare la perdita di un dente singolo con un impianto osseo qualora i denti vicini siano anatomicamente indenni non avendo mai subito alcun tipo di trat-tamento conservativo, endodontico o protesico.
Nella situazione opposta è consigliabile eseguire un ponte tradizionale incapsulando i due denti vi-cini qualora questi ultimi siano elementi che hanno già subito molteplici trattamenti conservativi o, addirittura, siano portatori di vecchie protesi incongrue. Naturalmente molteplici sono le situazioni intermedie da valutare di volta in volta.
Esisterebbe una terza soluzione con una protesi rimovibile di fatto mai utilizzata in questi casi perché irrazionale inserire in una bocca sostanzialmente in ordine una protesi mobile che viene in-vece riservata ai casi di perdite dentali più diffuse soprattutto al fine di contenere i costi.
Mancanza di diversi elementi dentali
In questi casi è necessario un accurato esame di tutta la dentatura al fine di programmare una tradizionale protesi fissa su denti naturali normalmente eseguita in oro-ceramica che è però su-bordinata alla presenza di pilastri in posizione posteriore.
In mancanza di ancoraggi posteriori è valutabile la loro realizzazione con il posizionamento di impianti osteointegrati che consentirebbero la realizzazione di protesi fisse.
Maggiori indicazioni trova in questi casi la realizzazione di protesi rimovibili scheletrate che pur avendo il vantaggio di un costo decisamente più contenuto lascia però a desiderare per i limiti estetici soprattutto legati alla presenza di ancoraggi a gancio sui denti vicini qualora non si voglia o non si possano realizzare degli invisibili attacchi intracoronali.
Mancanza di tutti i denti dell’arcata
In questi casi la soluzione abituale fino a qualche tempo fa era quella della classica “dentiera” che però oggi in presenza della valida alternativa implantare è molto poco accettata.
La dentiera oltre al problema di una stabilità spesso insufficiente che rappresenta un limite nel lin-guaggio così come nella funzione masticatoria presenta una altro limite: infatti questa protesi trasmettendo tutto il carico ed all’osso sottostante in maniera diffusa è responsabile di un progressi-vo riassorbimento osseo che nel tempo limita ulteriormente la stabilità della protesi.
L’alternativa cui si accennava sopra è quella di inserire nell’osso mandibolare o mascellare alcuni impianti osteointegrati il cui numero è da valutare di caso in caso consentendo di creare ancoraggi diretti o indiretti, per la presenza di barre fresate, che darebbero stabilità alla protesi totale.